Associazione Socio-Culturale il Castello San Martino
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Vittorio Politi
la cultura sammartinese in giro per il mondo
Vittorio Politi nasce a San Martino il 31 gennaio del 1940 da Alfredo Politi e Ciano Maria. Nel 1971 si trasferisce a Brescia con sua moglie Anna Maria Giordano, di Cinquefrondi, per l’incarico di insegnante elementare dopo aver superato il concorso in quella città.
In precedenza, dopo il periodo universitario dei primi anni ’60 presso l’Università di Roma, alla facoltà di Lettere classiche, studi incompiuti per un passaggio obbligato, per motivi di lavoro, a quello dell’I.S.E.F. dell’Università di Napoli, dal 1966 al 1970 era ritornato a casa dopo la morte del padre Alfredo, avvenuta il 16 maggio 1966.
In quel periodo ha lavorato come professore di Educazione fisica nella Scuola Media Statale “Natale Contestabile” di San Martino ed in altre Scuole Medie Statali come quelle di Oppido Mametina, Santa Cristina d’Aspromonte, San Giorgio Morgeto e negli Istituti Tecnici di Taurianova e Laureana di Borrello.
Nel nostro paese ha svolto anche in quegli anni l’attività di Corrispondente della “Gazzetta del Sud” di Messina, de “Il Popolo” e de “Il Tempo” di Roma.
È stato inoltre Presidente del Circolo socio culturale e sportivo “REGGINA CLUB” di San Martino.
Nel città lombarda ha concluso la sua carriera scolastica nel 2000, dopo altri 30 anni di insegnamento nelle scuole del capoluogo e della provincia e qualche significativo riconoscimento da parte del Provveditorato agli Studi di Brescia.
Era stato nominato infatti Componente della Commissione permanente di formazione europeistica, presso il Provveditorato, faceva parte della Commissione per la correzione degli elaborati per la Giornata Europea della Scuola, ha avuto qualche incarico per il Ministero della Pubblica Istruzione di Roma e vari congressi in Italia ed anche all’estero; per qualche anno infine ha svolto anche la funzione di Direttore didattico.
Sempre a Brescia è stato, fin dai primi anni del ’70, membro del Direttivo dell’Associazione Culturale “AEDE” (Association Europeenne des Einsegnaints) ricoprendo la carica di Vice-Presidente fino al 2006.
Di recente è stato nominato dalla Curia Vescovile “Membro della “Compagnia dei Custodi delle Sante Croci di Gerusalemme”, un ordine di origine medievale risalente al lontano 1464 e gestito sotto l’egida della Curia e del Comune di Brescia.
Da pensionato la sua attività principale è rimasta nell’ambito scolastico accettando l’incarico di operare da volontario, presso la Scuola Media Statale “Giovanni Pascoli” di Brescia, come Mediatore culturale per l’alfabetizzazione di alunni extracomunitari provenienti da ogni parte del mondo, soprattutto asiatici ed africani ma anche sudamericani e dell’est europeo ed ha lavorato presso la Casa Editrice “La Scuola” di Brescia come collaboratore esterno per la valutazione e la pubblicazione di libri inediti di Narrativa per l’infanzia.
Da sei anni è redattore del periodico “Parola amica”, il notiziario parrocchiale e di quartiere di Mompiano, la zona in cui abita e collabora in vari modi in Parrocchia avendo fatto parte del Consiglio Pastorale.
Nel volontariato opera anche soprattutto nel campo del socio-umanitario e in quello missionario: cura l’emeroteca (biblioteca di riviste missionarie internazionali) dei Padri Missionari Saveriani e svolge attività di guida nei mesi invernali alle mostre da loro organizzate sui problemi del Terzo mondo. Insegna e collabora presso l’Associazione “Bimbo chiama Bimbo”, una O.N.L.U.S. che opera sia nel quartiere Mompiano di Brescia che per aiuti ai bambini croati.
Tramite i Saveriani ha sperimentato anche la scoperta del mondo missionario dal vivo avendo avuto la possibilità di giungere in mezzo ai Kajapò, una tribù di primitivi, in piena foresta amazzonica in Brasile.
Ha incarichi anche nel movimento religioso cristiano “Rinnovamento nello Spirito” ed ha partecipato come volontario del Giubileo 2000 a Roma e in qualche incontro nazionale di Rimini.
Da sempre ama molto viaggiare ed è stato perfino in Argentina, ospite di cugini emigrati molto tempo fa e dei loro figli, nati là, di cui non aveva più alcuna traccia.
Sua meta preferita in Europa è la Francia, soprattutto a Strasburgo per i suoi interessi culturali col Parlamento europeo, e a Tours dove spesso va a visitare la tomba del nostro Santo protettore San Martino, già Vescovo di quella città.
Si reca periodicamente anche in Bosnia, per incontrare nella zona di Mostar e di Medjugorje due bambini entrambi orfani di padre, adottati a distanza assieme a sua moglie, tramite l’Associazione “MIR I DOBRO” (Pace e bene) di Varese che opera in Bosnia in sintonia con Padre Jozo, parroco di Medjugorje all’epoca delle prime apparizioni della Madonna prima della sanguinosa guerra civile balcanica del dopo Tito, che ha sconvolto quella terra lasciando tanto lutto, odio e miseria.
La Bosnia- Herzegovina appare ancora oggi, da Banja Luka a Sarajevo e a Mostar come un paese disgregato, senza leggi concrete, con un altissimo livello di disoccupazione e diviso tra odii di razza e di religione tra musulmani, cristiani ortodossi e cattolici e popolato per lo più di vecchi, di vedove e di bambini e giovanissimi. Unica luce di speranza è visibile a Medugorje dove giungono milioni di pellegrini da tutto il mondo per la devozione alla Madonna apparsa ai sei ragazzi di Biakovicj 26 anni fa.
Le Foto
Vittorio Politi, insieme alla moglie Anna Maria Giordano, anche lei calabrese nativa di Cinquefrondi
Alla Croce Azzurra di Medugorje, luogo simbolo di apparizioni
alla sezione Italiana di Roma del Parlamento Europeo con gli alunni di Milano
al Parlamento Europeo di Strasburgo con gli alunni della Scuola Media "Pascoli" di Brescia
al Parlamento Europeo di Strasburgo con gli alunni della Scuola Media "Pascoli" di Brescia
in Brasile tra gli Indios Kajapò dell’Amazzonia: con P. Renato Trevisan, il missionario saveriano che lo ha ospitato e con un vecchio capotribù