Associazione Socio-Culturale il Castello San Martino
Piazza Principe Umberto Nr. 7 - 89029 San Martino di Taurianova (RC)
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PARTIRO’
Nel silenzio del tramonto della sera
partirò
Cerco quel momento
Il bagliore di una speranza,
tra lacrime e desiderio
l’angoscia di infranta via,
come lucciola dispersa
tra verde erba
di bosco profumato.
Stanca partirò
a raccogliere gemme preziose,
fugace il pensiero
veloce come il tempo.
L’idea assoluta
Il ricordo d’amore dei miei cari
Non mi abbandona
Anche le rose mi sorridono
Mi amano, li annuso, li raccolgo
mentre mi sfiorano la guancia.
Navigherò verso mari e monti
Cercando quell’abbraccio d’amore
Nascosto nello scrigno del cuore
E la grandezza d’animo
nel suo profondo mi avverte,
la felicità eterna rimane
e mi trasporta in un tempo lontano
dove l’immagine splendente
ne fa una cultura.
Concetta Magnelli Rossitto
TARANTELLA
Tarantella ruffiana
Che fai salti ardenti
Festosa orchestra
che suona mille chitarre.
Alito d’amore
Un fiume di parole
Nostalgia nel cuore,
una poesia
una canzone
una melodia.
Correre, scrivere, ballare
Intenso frizzante
Della brezza
degli occhi
spasimo che sto provando per te,
canticchiando
tra le note versi
vestita di gioia
ed allegria.
Sinfonie di un coro
Un amore che vibra e sana,
volano versi al cielo
nell’aria al vento
magica atmosfera
viva e serena,
respiro dolce
musica melodica
nelle strade, nelle case,
nelle chiese
si ingioisce di musiche e ritornelli,
sprofondare di una calamitosa mania
festante, assorbete, seducente ……
Concetta Magnelli Rossitto
Concetta Magnelli in Rossitto
Si può amare un luogo, un paese come si ama una persona?
Qualche tempo fa lessi un libro dove l’autrice, nel raccontare i luoghi della propria infanzia, si poneva tale interrogativo. La domanda evocò in me le lettere che i miei parenti emigrati in Australia ci inviavano regolarmente e che io, sin da bambina, ho sempre letto considerandole depositari di umanità e di vita.
In tutte le lettera si evocava San Martino e non c’era lettera dove non si chiedevano informazioni del “paese”, come se fosse una persona.
A quell’interrogativo, che l’autrice del libro si poneva, io diedi subito una risposta: “si, un luogo, un paese lo si può amare come una persona”. Questa affermazione è divenuta certezza quando ho incontrato personalmente gli autori di quelle lettere che attraverso i loro occhi esprimevano tutto l’amore per i loro cari e per il loro paese.
Ho sempre pensato che gli occhi delle persone raccontano la vita, che lo sguardo non sa mentire soprattutto quando la vita delle persone è stata dura, intensa e a tratti dolorosa, ma nello stesso tempo ricca di emozioni, entusiasmi e amore.
Non sa mentire lo sguardo di chi ha conosciuto il fenomeno dell’emigrazione, lo sguardo di chi ha lasciato la propria terra in cerca di “una vita migliore”, lo sguardo di chi ha lasciato per sempre i propri affetti.
Tutto questo lo si può leggere negli occhi di Concetta Magnelli Rossitto, che una fredda mattina di dicembre del 1958, all’età di 16 anni con il fratello Giuseppe, salì su una nave che l’avrebbe portata lontana dal suo paese e dai suoi affetti più cari, portando con se un ricordo e un amore per i propri cari e per il proprio paese che il tempo non avrebbe saputo scalfire.
Appena adolescente, con fatica ma con grande determinazione, come tutti gli immigrati, affrontò un mondo sconosciuto che non le apparteneva, ma che pian piano sarebbe diventato suo. Suo non perché avrebbe dimenticato ciò che aveva lasciato in Italia, ma perché si sarebbe integrata e creato uno spazio suo in quella terra lontana ma ospitale che le ha consentito di realizzare le proprie aspettative.
Concetta Magnelli appena arrivata in Australia, si stabilì prima a Suan-Hill e dopo tre anni si trasferì a Melbourne dove tutt’ora vive.
Ha sempre lavorato in un maglificio, mestiere che le ha consentito di vivere nobilmente. Ha dedicato la propria vita al lavoro e alla famiglia, ama la lettura che da sempre è stato il suo svago principale. Nel 1965 conosce Antonino Rossitto un siciliano di Sortino, costruttore di case. Concetta e Antonio si sposano e continuano a vivere a Melbourne, dal loro matrimonio nascono due figli Seby e Mimmo che oggi, dopo la morte del padre, portano avanti l’azienda di famiglia..
Nel 1995, dopo la morte del marito, Concetta inizia a scrivere poesie.
Scrivere diventa presto per lei una esigenza irrinunciabile. Come lei stessa ama dire, “l’inchiostro sulla scrivania mi guarda e mi invita a scrivere”. La poesia diviene per lei una passione che le permette di esprimere tutti i suoi sentimenti e i suoi pensieri. Passione che presto diventa un vero e proprio impegno sociale.
Nel 2001 entra a far parte dell’Accademia Letteraria Italo-Australiana Scrittori (A.L.I.A.S.), la cui presidente, Cavaliere Giovanna Li Volti Guzzardi, organizza incontri anche con artisti italiani.
Frequenta l’Istituto di Cultura Italiana di Melbourne dove incontra diverse personalità provenienti dall’Italia.
Le sue poesie, pubblicate in diverse riviste, hanno ricevuto diverse segnalazioni di merito e menzioni d’onore sia in Australia che in Italia.
Le sue poesie sono un vulcano di emozioni, piene di ricordi, paure, passioni e gioie. Nei suoi versi leggiamo tutto ciò che i suoi occhi hanno sempre rivelato: l’amore per la sua famiglia d’origine e per il suo paese, lontani ma sempre presenti nei suoi pensieri.
Nella poesia “Partirò”, che pubblichiamo, scritta da Concetta prima di partire da Melbourne per venire a San Martino, troviamo tutte le ansie che assalgono chi si prepara ad un incontro importante, all’incontro con sua sorella e il suo paese.
I versi “cerco quel momento – il bagliore di una speranza ……” esprimono con intensità assoluta la voglia di respirare un’aria che le appartiene. Il ricordo dei miei cari non mi abbandona…… il solo pensiero di riabbracciarli la rendono felice, una felicità che si espande e contamina tutti, “anche le rose le sorridono”. E allora è pronta a partire a cogliere gemme preziose, per vivere quell’emozione che solo nel suo paese potrà esplodere. “Navigherò verso mari e monti – cercando quell’abbraccio d’amore …… e la felicità eterna rimane”.
Ma nelle sue poesie troviamo anche allegria e spensieratezza, anche se le sue radici, con evidente nostalgia, vengono sempre evocate. Così nei versi “…salti ardenti festosa orchestra che suona mille chitarre” presenti nella poesia “Tarantella”, troviamo l’allegria che il suono della sua terra, appunto la sua la tarantella, le sa dare.
Ringraziamo Concetta per averci regalato, attraverso le sue poesie, smisurate emozioni, sicuri che a San Martino avrà raccolto “gemme preziose” che porterà con se in Australia e che gelosamente conserverà.
Annamaria Fazzari
Fotografie ricordo
1958 - Concetta Magnelli con il fratello Giuseppe e il tutore durante il viaggio per l' Australia.
2007 – Concetta Magnelli (sulla destra) con la sorella Maria durante un suo viaggio a San Martino.