Associazione Socio-Culturale il Castello San Martino - Piazza Principe Umberto Nr. 7 - 89029 San Martino di Taurianova (RC) 

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Alfredo Politi

 

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1964 la sig.ra Maria Concetta Ciano

moglie del prof. Alfredo Politi

con tre allieve

Alfredo Politi

del Prof. Antonio Zirino

Alfredo Politi nacque a Ferrara il 25 luglio 1893. Il padre, Michele, era originario di Cittanova ed emigrato nel ferrarese per motivi militari; lì conobbe Malvina Botti che poi sposò. Alfredo perse la mamma quando aveva appena cinque anni ed il padre dopo che divenne maggiorenne (21° anno).

Fu combattente nella Prima Guerra Mondiale con il grado di Caporale Maggiore nell’84^ fanteria, distinguendosi per atti di eroismo e per i quali ricevette la Medaglia al valore militare con apposito decreto ministeriale. Fu, a seguito della Seconda Guerra Mondiale, nel 1941, richiamato alle armi con il grado di Ufficiale di complemento.

Nel 1921, si diplomò Maestro Elementare a Gradisca, in provincia di Gorizia, e svolse il suo compito di educatore dapprima nelle Scuole della Venezia Giulia (a Zalosce – Dorimberg – Montespino – Trieste) e dopo anche in zone slave dove seppe farsi apprezzare, anche fuori dell’ambiente scolastico, persino da quella gente che aveva una naturale avversione verso gli  italiani.

A Dorimberg (GO) andò oltre la su professione di educatore e per accogliere i giovani costituì gruppi filodrammatici e corali, facendoli esibire più volte l’anno in un piccolo teatro locale. Tale attività gli servì particolarmente come opera di mediazione tra le due comunità, italiana e slava, per una migliore convivenza e reciproco rispetto.

In Calabria giunse nell’anno scolastico 1928/29, dapprima a Cittanova e nell’anno scolastico successivo a San Martino, frazione di Taurianova, dove convolò a nozze il 19.02.1930 con la maestra Maria Concetta Ciano che gli diede sette figli (cinque di quali tuttora viventi).

Sulla sua attività di Educatore nella popolosa frazione valgono soprattutto le testimonianze di chi lo frequentò bene e lo conobbe a fondo, cioè la maggior parte della popolazione che ebbe da lui numerosi servigi, sia in termini scolastici che umanitari. I suoi amici preferiti, com’egli ha più volte confessato, erano i meno abbienti ed i semplici di cuore che aiutò moltissimo.

San Martino, in quel periodo era in pieno analfabetismo e il Maestro Politi si prodigò oltre il suo normale compito di educatore, prestato anche come responsabile del plesso, verso la gioventù locale e per il recupero degli analfabeti soggetti all’obbligo scolastico. S’interessò pure degli adulti e non a caso la sua abitazione divenne per lungo tempo una “scuola perenne”, e il tutto oltre l’orario normale di servizio, aiutato spesso dalla moglie. Più generazioni hanno usufruito dei suoi insegnamenti, per lo più senza fine di lucro.

Promosse ed organizzò in paese diverse feste scolastiche a scopo educativo e ricreativo ma anche religioso; infatti, si sono tenute recite perfino in chiesa durante festività di rilievo quali il Natale e l’Epifania, con gruppi filodrammatici e corali da lui stessi diretti e su testi di sua composizione. Scopo fondamentale era quello di avvicinare sempre più le famiglie alla scuola.

Restio alla politica in genere, il Maestro Politi ugualmente si preoccupò dei problemi sociali a cui la popolazione sammartinese andava sovente incontro e, tramite la stampa (era corrispondente della “Voce della Calabria” e della “Gazzetta del Sud”), riuscì a far sì che il Medico Condotto risiedesse nella frazione e  che vi s’insediasse anche la Stazione dei Carabinieri nonché la Farmacia ed altro.

Dal 1952 al 1955 fece parte del Comitato di assistenza minorile per il Mandamento di Taurianova con compiti di Protezione morale del Fanciullo su Decreto del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Catanzaro.

Si dilettò di pittura e fu anche decoratore artistico, con tanto di diploma che aveva conseguito prima di quello magistrale. Restaurò con arte, negli anni ’50, la statua dell’Immacolata Concezione che tuttora si trova nella Chiesa della frazione e collaborò alla pittura di quella d San Martino. Collaborò anche al progetto del tempietto della Madonna di Lourdes posto alla periferia sud dell’abitato.

Ebbe pure una grande passione per la musica: fu solista di cornetta nella banda militare e in alcune bande civili; fu maestro di alcuni strumenti come il violino e la fisarmonica e compose qualche breve pezzo musicale: suo è l’Inno a San Martino meglio conosciuto come …San Martino dolce santo…

Scrivere poesie gli procurò pure diverse gratificazioni come l’iscrizione a socio dell’Accademia Tiberina e della  prestigiosa “Latinitati excolendae”. Scrisse anche in prosa e collaborò per numerose riviste letterarie e scolastiche. Pubblicò due volumi dal titolo “Luci e sorrisi”; il primo, a scopo prevalentemente didattico, era destinato a “sussidiario” per la Scuola Popolare per adulti (1950), il secondo era una guida morale e sociale per i giovani .

Insegnò per 45 anni, ufficialmente fu di ruolo dal 1924 al 1963. Il Presidente della Repubblica, nel 1965 gli decretò il Diploma di Benemerenza di Prima Classe con facoltà di fregiarsi della Medaglia d’Oro, che ricevette dalle autorità scolastiche con una commuovente cerimonia direttamente a casa sua dove il Maestro, purtroppo, si trovava a letto infermo per una malattia che lo portò alla morte, il 16 maggio 1966 a San Martino di Taurianova. Per i suoi funerali, l’Amministrazione Comunale di Taurianova decretò il lutto cittadino e, successivamente, nel 1976, gli intitolò l’ex Via Tre Croci a San Martino.

 

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1965 recita scolastica

 

 

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