Associazione Socio-Culturale il Castello San Martino - Piazza Principe Umberto Nr. 7 - 89029 San Martino di Taurianova (RC) 

don Pasquale Scappatura

don Pasquale Scappatura

Pasquale Scappatura

 

di rocco carpentieri

 

Si può definire senza dubbio il prete dei bambini, perché amava frequentare le scuole di ogni ordine e grado per trascorrere insieme ai fanciulli diverse ore, per insegnare loro la catechesi e le canzoncine religiose.

Don Pasquale Scappatura nacque a Taurianova il 5 agosto del 1907 da Giovanni e Angela Perri, dove frequentò le scuole elementari e secondarie. Nel 1923 entrò al seminario di Mileto e nel 1929 passò a quello di Reggio Calabria, completò gli studi filosofico teologici al Seminario Pio X di Catanzaro. Il 14 ottobre del 1934 a Mileto venne ordinato sacerdote dal Vescovo Paolo Albera e il giorno seguente celebrò la prima messa nel suo paese natale nella chiesa del Convento.

Il 4 agosto 1938 venne nominato parroco di Vazzano (VV) dove rimase fino al mese di dicembre del 1973. A Vazzano seguì la comunità per 35 anni, fondò un asilo dove i bimbi potevano essere seguiti sin dall’infanzia, dando un contributo allo sviluppo del paese, in anni difficili. Ancora oggi viene ricordato con molta nostalgia da tutti i Vazzanesi in particolare dagli emigrati.

Il 1 gennaio del 1974 fu incaricato di guidare la parrocchia Maria Santissima della Colomba di San Martino prendendo il possesso della parrocchia il 9 gennaio, accompagnato da S.E. Santo Bergamo, Vescovo Amministratore della Diocesi di Oppido Mamertia. Si stabilì in paese nella casa di proprietà di Rocco Furina, in via La Chiesa angolo con via Garibaldi, passando in seguito nella casa dei De Moro sita in via Firenze in paese arrivò insieme alle sue sorelle: Annunziata e Teresa che lo aiutarono molto anche in parrocchia.

Fu l’ultimo sacerdote a redigere le Cronache parrocchiali che riportavano i fatti più salienti della parrocchia e del paese. Leggendo queste cronache, redatte solo per gli anni 74 e 75, si prende spunto per ricostruire quel periodo, altre notizie si conoscono dall’opuscoletto La parrocchia di San Martino di Taurianova nel ricordo di Angelina Varone, altre invece sono nei miei ricordi.

Nelle cronache parrocchiali appunta meticolosamente il suo lavoro giorno dopo giorno, da queste cronache si estrapolano alcuni punti molto curiosi e interessanti.

9 gennaio 1974: vengo accolto in parrocchia da un gruppo di persone, dal sindaco prof. Gullace, dal delegato sindaco Diego Licopoli, dal medico condotto dott. Domenico Megale e dal gruppo scout. Al Vangelo il Vescovo presenta il nuovo parroco che non è un novellino, con i capelli bianchi, allenato al governo della parrocchia con quarant’anni di sacerdozio, mostra la sua soddisfazione d’aver potuto inviare il pastore tanto atteso dalla popolazione. Don Silvio Albanese che ha retto la parrocchia in sede vacante formula gli auguri al nuovo investito, il quale prende subito la parola…la sua pista di lancio sono i bambini in mezzo ai quali si propone sostare e per mezzo loro arrivare a tutte le famiglie per costituirne una sola, la famiglia di Dio…un saluto vuole far pure pervenire ai fedeli di Vazzano …che ha lasciato nel pianto; 14 gennaio 1974: vengo a sapere che Amato, oltre a far parte come San Martino, del comune di Taurianova, è anche frazione della parrocchia di San Martino e il Vescovo mi dice, dietro mia richiesta, che debbo provvedere io per tutta l’assistenza religiosa. Al mattino, a mezzogiorno e alla sera si riprende l’uso del suono della campane invitanti alla preghiera, il popolo mostrò di gradire assai tale segnalazione divenuta in disuso da parecchi anni; 3 febbraio 1974: Domenica, le due messe nell’orario stabilito. Si nota una frequenza più numerosa ed entusiasta. Vi partecipano gli scout in divisa. Le signorine Galante intonano melodiosi canti in armonia con le fasi liturgiche della messa. La voce melodiosa della Melina Galante è da paragonarsi a quella di Orietta Berti e quella di Lucia a Gigliola Cinguetti; 13 giugno 1974: Corpus Domini. Si stenta a trovare i giovani a portare il palio. In via stazione si fa un altarino. È la famiglia del muratore Carpentieri che organizza innanzi alla propria casa per la giornata festiva. Nessun giovane s’è presentato spontaneamente a prendere il palio. Alquanto innervosito concludo il canto dei vespri con la benedizione eucaristica. Si tentò di scaricare la colpa a me, però tutto venne chiarito e il popolo si prese la parte che gli toccò; Luglio 1974: Festa della Madonna della Colomba. Sarebbe la seconda domenica di luglio. Si rinvia alla quarta domenica per maggiore facilità ai componenti del comitato, tutta brava gente piena di entusiasmo. Pensano riprendere una tradizione interrotta da ben 27 anni. Nonostante l’avvenimento sia stato dopo tanti anni ripreso non vi è una straordinaria affluenza di fedeli. Tutto si svolge con perfetto ordine e disciplina. Sul finire del programma un giovinastro di Taurianova, con sua stravaganza nei riguardi di una delle cantanti attirò l’attenzione dei bravissimi carabinieri che dopo averlo accarezzato, l’hanno dimesso. La processione, nonostante il caldo è stata seguita da considerevole folla per vie, viuzze e vicoli cechi. Il comitato è rimasto alquanto deluso rispetto alle entrate. Al predicatore si diedero appena 40.00 lire, dopo due mesi della festa, al parroco niente di niente; Ottobre 1975: in questo periodo due Padri Oblati di Maria Immacolata tengono una missione al popolo sono due giovani sacerdoti residenti a Reggio presso il seminario: Padre Pasquale Lauro e Padre Giuseppe Palumbo. Il loro girare per le vie del paese ha fatto gran presa nell’animo della popolazione, sono stati incontrati gli alunni della scuola media ed elementare. Il popolo esortato ad offrire ai Padri qualche simbolico regalo ha portato: kg 40 di olio, kg 9 di fagioli, kg 35 di patate, una quindicina di bottiglie di pomidoro, qualche offerta in moneta, due litri di vino. I frutti spirituali della missione sono stati alquanto deludenti. I due padri non si mostrarono all’altezza del loro compito nel campo organizzativo. Erano senza un programma determinato”.

Nel 1979 per suo volere sono stati eseguiti alcuni lavori all’interno della chiesa: è stato collocato, tra l’altare della Madonna Immacolata e l’altare del Cuore di Gesù, il quadro della Madonna del Carmelo restaurato i primi mesi dell’anno 1977 che adesso si trova incastonato nel soffitto della chiesa. è stato sistemato il Cristo morto sotto la statua della Madonna Addolorata, rinchiuso in una inferriata, restaurato anch’esso nel 1977 e nel 1980 è stata mandata per il restauro la vecchia statua in carta pesta della Madonna della Colomba e sono stati, infine, stuccate alcune parti di pareti della chiesa, completando il rifacimento delle facciate esterne della chiesa.

Durante il suo mandato sacerdotale, sfortunatamente, ricordiamo l’incendio che distrusse parte della statua di San Martino, avvenuto nella notte del 25 dicembre 1976 e il futuro restauro della statua avvenuto, poi, nella primavera del 1977.

Due avvenimenti molto importanti, durante il suo Ministero Sacerdotale, si tennero per la comunità di San Martino: il primo è l’ordinazione sacerdotale di Padre Antonio Santoro appartenente all’Ordine dei Missionari Oblati di Maria Immacolata avvenuta il 18 dicembre 1982 e il secondo è l’ingresso in parrocchia delle suore appartenente all’Istituto Povere Figlie delle Sacre Stimmate comunemente dette Stimatine, era il 3 ottobre del 1983.

Il prete che amava i bambini, lasciò San Martino il 28 febbraio 1984 per andare in pensione e si ritirò a Vibo Marina e qui si spense all’età di 91 anni, il 9 dicembre del 1998. Per suo volere, don Pasquale Scappatura, riposa nel cimitero del suo paese natale.

 

 

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