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Festa per le "nozze d'oro" dei camici bianchi
davanti al presidente Veneziano il "Giuramento di Ippocrate" dei neolaureati
 
di Cristina Cortese
 

Cinquant'anni di laurea e non dimostrarli affatto. Cinquant'anni con addosso l'entusiasmo del primo giorno e quel rapporto di complicità con il paziente che oggi sembra merce rara. Cinquant'anni e avere la voglia e la forza di gridare ai neoiscritti – che stanno per prestare il Giuramento di Ippocrate e ricevere la consegna del codice deontologico – che «la più grande soddisfazione della professione non sono i soldi, ma vestire questo camice» .Ed ancora: «Fatevi guidare dalla clinica e non solo dagli esami strumentali».

 

Ecco la premiazione – promossa dell'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri – dei camici bianchi che hanno tagliato l'ambito e prestigioso traguardo dei cinquanta anni dalla laurea «e che – osserva Gianni Biliardi, medico e consigliere regionale – ancora oggi sanno dare lezioni di vita e di scienza sanitaria».

Aldo Barbaro, Giovanni Basile, Carmelo Calabrò, Sebastiano Caracciolo, Arcangela Tecla Cosentino, Giovanni D'Amore, Mario De Maio, Giovanni Filocamo, Nicola Foti, Demetrio Libri, Giuseppe Lofaro, Raffaele Madera, Marco Antonio Mandalari, Domenico Marafioti, Benvenuto Megale, Giuseppe Panuccio, Carmelo Pizzi, Giuseppe Poeta, Carmelo Puntoriere, Salvatore Rappocciolo, Matteo Salvatore Saiaci, Santo Giovanni Scambia, Rosario Stilo, Quintino Tassone: tanti volti noti della città e della provincia sui quali, nella sede dell'Ordine, si sono accesi i riflettori – ha spiegato il presidente Pasquale Veneziano – «per rendere omaggio a coloro che hanno interpretato questo ruolo delicato, all'interno della società, con grande rispetto dei principi e dei valori che sono incardinati in seno al Codice deontologico».

 

«Questa nostra grande famiglia è orgogliosa di voi colleghi anziani per quello che avete fatto e di voi giovani colleghi soprattutto per quello che farete nel futuro. Quel che oggi vi chiediamo e di non deluderci mai, di non deludere mai le vostre famiglie che su di voi depongono le loro speranze, e, soprattutto, di non deludere mai voi stessi, perché questa è la peggiore sconfitta che un uomo possa subire», ha rilanciato Filippo Frattima. Ricordi e emozioni s'intrecciano in una giornata che non può essere una qualsiasi. «La mia vita è stata un romanzo»: esordisce così Peppe Poeta – al quale va il merito di avere creato una sede fiore all'occhiello – ricordando l'attività da sindacalista che lo vedeva "pericolosamente" sempre vicino ai medici e ai dipendenti alle estreme conseguenze. E non mancano i moniti. Sul presupposto «che il paziente è sempre il fine e mai un mezzo», il dott. Lillo Foti – che ha sposato interamente l'attività ospedaliera dal momento della nascita della Divisione di Malattie Infettive – ha un messaggio "speciale" per i pediatri: «Visitate gli "innocenti-pazienti" a domicilio e non affidateli alla guardia medica. Quello che serve è la continuità di pensiero e non di camice!».

Poi spazio, al Giuramento di Ippocrate con il quale i giovani si impegnano, fra l'altro, a perseguire «la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni atto professionale». E proprio in vista al Giuramento – con tanto di modiche subentrate – l'Ordine ha pensato bene di prevedere una serie di lezioni curate dalla Commissione deontologia professionale coordinata dal prof. Nicola Alberti e dal dott. Giuseppe Zampogna. Ma non finisce qui la giornata. Nel piatto della bilancia, c'è anche la consegna di tre borse di studio (due per gli iscritti all'albo dei medici chirurghi ed una per quelli all'albo odontoiatri), istituite dall'Ordine dei Medici con il patrocinio della Banca Nazionale del Lavoro.

 

I ventiquattro medici premiati. Ogni anno l'Ordine dei medici premia i professionisti che hanno compiuto mezzo secolo di professione. Quest'anno sono 24.

 

I premiati.Aldo Barbaro, Giovanni Basile, Carmelo Calabrò, Sebastiano Caracciolo, Arcangela Tecla Cosentino, Giovanni D'Amore, Mario De Maio, Giovanni Filocamo, Nicola Foti, Demetrio Libri, Giuseppe Lofaro, Raffaele Madera, Marco Antonio Mandalari, Domenico Marafioti, Benvenuto Megale, Giuseppe Panuccio, Carmelo Pizzi, Giuseppe Poeta, Carmelo Puntoriere, Salvatore Rappocciolo, Matteo Salvatore Saiaci, Santo Giovanni Scambia, Rosario Stilo, Quintino Tassone.

 

Articolo pubblicato nella gazzetta del sud il 30 maggio 2011

 

 

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