Associazione Socio-Culturale il Castello San Martino - Piazza Principe Umberto Nr. 7 - 89029 San Martino di Taurianova (RC) 

PER NON DIMENTICARE....I NOSTRI RAGAZZI

 

Il Video della Cerimona prima parte

 

Il video della Commemorazione dei militari caduti - 2^ parte

Il video della Commemorazione dei militari di San Martino - 1^ parte

 

articolo di stampa

Preparativi per la commemorazione dei nostri Caduti

di Domenico Caruso

 

La celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia nel nostro paese merita un plauso sincero. Il contributo dei combattenti che abbandonarono il focolare domestico per un supremo ideale trova in Dante l’appropriata definizione: «Libertà va cercando, ch’è sí cara, / come sa chi per lei vita rifiuta» (Purg. I, 71-72).

 

I nostri militari, sacrificando la propria vita, realizzarono l’ideale espresso dall’artista polistenese Francesco Jerace (1853-1937): «Patisco d'amor patrio, soffro di sentimentalità per il glorioso nostro passato, mi cruccio dell'abbandono in cui siamo caduti e tenuti… e specialmente cerco di far apparire nobile, grande e bella la nostra Calabria, anche quando è giustamente accusata».

 

Durante la mia carriera d’insegnante ho diverse volte commemorato, con i colleghi dell’intero plesso scolastico, i nostri Caduti in guerra coinvolgendo i Cavalieri viventi di Vittorio Veneto, le autorità ed i cittadini.

 

Il “Filo diretto” de “Il Bollettino” - mensile dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra con sede a Roma (Anno LXX - N. 10/11) - Ottobre/Novembre 1988) ha sottolineato la nostra iniziativa del 70° anniversario della Vittoria.

 

In precedenza, il 5 novembre1974 dalle colonne de “Il Tempo” di Roma (Anno XXXI - n. 302) avevo scritto:

 

«Dopo le onoranze ai Caduti della Città di Taurianova, con vero disappunto dobbiamo rilevare la mancanza di un monumento che ricordi gli eroici combattenti di S. Martino. Sono parecchi, infatti, i soldati del generoso paese che, durante il primo conflitto mondiale, immolarono la loro vita per la grandezza della Patria. Si ritiene urgente erigere per essi almeno una stele nel luogo natale […]».

 

Oggi, grazie all’opera assidua e scrupolosa di Rocco Carpentieri, possiamo finalmente rendere giustizia ai nostri numerosi combattenti.

 

Visionando l’albo d’oro della prima guerra mondiale (edito nel 1930 dal Ministro della Guerra), il nostro giovane concittadino ha registrato i nomi dei militari di Jatrinoli e selezionato, quindi, quelli sammartinesi.

 

Per non incorrere in errori, Rocco Carpentieri ha controllato i connotati personali dei Caduti nel registro delle nascite della locale Parrocchia.

 

Per quanto riguarda i militari del secondo conflitto mondiale sono stati esaminati i documenti e le lettere custoditi dalle famiglie, nonché ascoltato le testimonianze delle stesse.

 

Così, il 150° anniversario dell’Unità d’Italia verrà ricordato come un evento straordinario.

 

L’Associazione Socio Culturale “Castello” Onlus di S. Martino, con il patrocinio del Comune di Taurianova, il 4 novembre 2011 deporrà una lapide commemorativa presso il monumento di Largo Kennedy con i nomi che seguono (in ordine alfabetico).

 

Caduti della prima guerra mondiale: Giuseppe Albanese (anni 20), Diego Carrozza (anni 23), Vincenzo Chirico (anni 28), Domenico Ciano (anni 20), Francesco Ciano (anni 38), Francesco Antonio Ciano (anni 24), Giuseppe Condello (anni 32), Vincenzo Cordì (anni 20), Francesco Cutrì (anni 22), Sebastiano De Marco (21 anni), Salvatore Falleti (19 anni), Salvatore Frazzica (anni 25), Salvatore Furina (anni 20), Antonio Garreffa (anni 26), Giuseppe Mammoliti (anni 20), Rocco Parisi (anni 34), Vincenzo Salvatore Parisi (anni 23), Luigi Politi (anni 28), Bruno Romeo (anni 22), Angelo Scali (anni 27), Domenico Scarfone (anni 30), Pasquale Scarfone (28 anni), Vincenzo Sicari (anni 24) e Francesco Ventrice (anni 26).

 

Caduti della seconda guerra mondiale: Natale Caminiti (anni 20), Domenico Cammarere (anni 22), Pasquale Carpentieri (anni 23), Salvatore Carrozza (anni 34), Giuseppe Chirico (anni 31), Martino Frazzica (anni 24), Santo Galluccio (anni 22), Salvatore Nicola Laganà (anni 28), Vincenzo Lollio (anni 20), Domenico Politi (anni 30), Martino Principato (anni 26), Salvatore Ruffo (anni 27), Salvatore Scordo (anni 21), Gaetano Sorace (anni 34), Martino Trimarchi (anni 21) e Martino Zoccali (anni 39).

 

Alle famiglie dei quaranta Caduti verrà consegnata una medaglia ricordo con il nome del loro congiunto.

 

Emblematica risulta la citazione riportata nell’invito della manifestazione: «Da oggi, fino alla fine del mondo, noi che siamo qui verremo ricordati. Noi pochi fortunati, noi banda di fratelli. Perché colui che oggi è con me e versa il suo sangue sul campo, colui è mio fratello». (Da “Enrico V” di William Shakespeare).

 

(Estratto dal servizio di Domenico Caruso che verrà pubblicato su “La Piana” di Palmi nel mese di novembre 2011).

 

I nomi dei militari di San Martino, deceduti o dispersi, durante la prima guerra mondiale 1915 - 1918

Ricerca storica a cura di Francesco Forestieri e Rocco Carpentieri

 

 

 

Fante Albanese Giuseppe

 

Soldato del 37° Reggimento Fanteria “Ravenna” del Regio Esercito Italiano, Giuseppe Albanese è nato a San Martino l’11 luglio 1897 da Pasquale e Maria Teti. Il 24 ottobre 1917 moriva nell’ospedaletto da campo n. 6 per malattia. Giuseppe Albanese aveva 20 anni

 

 

 

Fante Carrozza Diego

 

Soldato del 119° Reggimento Fanteria “Emilia”, Diego Carrozza nacque a San Martino da Antonino e Annunziata Zappia il 15 giugno 1892. Il 28 novembre 1915, Diego Carrozza, moriva a Kamno per le ferite riportate in combattimento. Le sue spoglie riposano a Caporetto presso il Sacrario Militare Italiano. Diego Carrozza aveva 23 anni.

 

 

 

Fante Chirico Vincenzo

 

 

Soldato del 97° Reggimento di Fanteria “Genova”, Vincenzo Chirico nacque a San Martino il 12 maggio 1888 da Giuseppe e Giuseppa Brizzi. L’11 ottobre 1916 moriva presso l’ospedaletto da campo n. 86 a causa delle ferite riportate in combattimento. Le sue spoglie riposano nel Sacrario Militare di Oslavia.

 

 

 

Fante Ciano Domenico

 

Soldato del 142° Reggimento Fanteria “Catanzaro”, Domenico Ciano nacque a San Martino il 07 settembre 1897 da Vincenzo e Maria Annunziata Presterà. Il 20 aprile 1917 moriva presso l’ospedaletto da campo n. 123 per malattia. Domenico Ciano aveva 20 anni.

 

 

 

Fante Ciano Francesco

 

Soldato del 243° Reggimento Fanteria “Cosenza” del Regio Esercito Italiano, Francesco Ciano nacque a San Martino il 21 giugno 1880 da Rosario e Giuseppa Sofi. Durante la guerra in trincia si ammalò, a causa del grande freddo, di cancrena alle gambe e nel luglio del 1916 gli fu concessa una licenza per malattia. Tornato a San Martino, alla fine della licenza, non volle ascoltare i consigli di parenti ed amici che lo esortavano, dato il suo stato fisico, a disertare. Il profondo senso dell’onore lo spinse a tornare al fronte.  Catturato dagli austro ungarici, Francesco Ciano, moriva in prigionia per malattia il 17 dicembre 1918. Francesco Ciano aveva 38 anni.

 

 

 

Francesco Antonio Ciano

 

Nato a San Martino il 10 ottobre 1894 da Vincenzo e Maria Annunziata Presterà, di Francesco Antonio Ciano non si conosce il reggimento di appartenenza. Partito, come il fratello Domenico, per la grande guerra di lui non si ebbero più notizie. Francesco Antonio Ciano aveva 24 anni.

 

 

 

Caporale Maggiore Condello Giuseppe

 

 

Caporale del 1° Reggimento Artiglieria Pesante Campale, Giuseppe Condello nacque a Radicena il 29 luglio 1886 da Michele e Lucia Napoli. Partito per la grande guerra di lui non si ebbero più notizie. Giuseppe Condello aveva 32 anni.

 

 

 

Fante Cordì Vincenzo

 

 Soldato del 154° Reggimento Fanteria “Novara” del Regio Esercito Italiano, Vincenzo Cordì, nacque a San Martino il 09 gennaio 1898 da Antonino e Maria Rosa Monteleone. Per le ferite riportate in combattimento, Vincenzo Cordì , decedeva il 14 gennaio 1918 presso la I^ Sezione Sanità. Vincenzo Cordì aveva 20 anni.

 

 

 

Fante Cutrì Francesco

 

Soldato del 20° Reggimento Fanteria “Brescia” del Regio Esercito Italiano, Francesco Cutrì, nacque a San Martino il 22 settembre 1894 da Vincenzo e Maria Interdonato. Il 5 aprile 1916 Francesco Cutrì decedeva sul Monte San Michele per ferite riportate in combattimento. Francesco Cutrì aveva 22 anni.

 

 

 

Bersagliere De Marco Sebastiano

 

Soldato del I° Reggimento Bersaglieri del Regio Esercito Italiano, Sebastiano De Marco nacque a San Martino il 26 luglio 1894 da Francesco Antonio e Concetta Sofi. Disperso in combattimento sul Monte San Martino il 2 novembre 1915 le sue spoglie non furono mai ritrovate. Sebastiano De Marco aveva 21 anni.

 

 

 

Fante Falleti Salvatore

 

Soldato del 47° Reggimento Fanteria “Ferrara” del Regio Esercito Italiano, Salvatore Falleti nacque a San Martino il 10 aprile 1898 da Giuseppe. Per ferite riportate in combattimento perì sul Dosso Falti il 25 maggio 1917. Salvatore Falleti aveva 19 anni.

 

 

 

Fante Frazzica Salvatore

 

Soldato del 220° Reggimento Fanteria “Crenona” del Regio Esercito Italiano, Salvatore Frazzica nacque a San Martino il 18 settembre 1893 da Antonio. Catturato dalle forze nemiche, Salvatore Frazzica morì il 4 settembre 1918 in Braunau in prigionia per malattia. Le sue spoglie riposano nel Cimitero Militare Internazionale di Braunau Am Inn in Austria. Salvatore Frazzica aveva 25 anni.

 

 

 

Fante Furina Salvatore

 

Soldato del 47° Reggimento Fanteria “Ferrara” del Regio Esercito Italiano, Salvatore Furina nacque a San Martino il 14 gennaio 1897 da Rocco e Antonina Avati. A seguito delle ferite riportate in combattimento, Salvatore Furina, moriva il 23 agosto 1917 presso l’Ospedaletto da campo n. 91. Salvatore Furina aveva 20 anni.

 

 

 

Fante Garreffa Antonio

 

 

Soldato del 161° Reggimento Fanteria “Ivrea” del Regio Esercito Italiano, Antonio Garreffa nacque a San Martino il 17 dicembre 1891 da Scipione. A seguito delle ferite riportate in combattimento, Antonio Garreffa, moriva il 09 maggio 1917 presso la 35^ Sezione Sanità. Antonio Garreffa aveva 26 anni.

 

 

 

Fante Mammoliti Giuseppe

 

Soldato del 248° Reggimento Fanteria “Girgenti” del Regio Esercito Italiano, Giuseppe Mammoliti nacque a San Martino il 26 marzo 1897 da Domenico e Maria Rosa Fazzari. Disperso in combattimento il 5 settembre 1917 le sue spoglie non furono mai ritrovate. Giuseppe Mammoliti aveva 20 anni.

 

 

 

Fante Rocco Parisi

 

Soldato del 20 ° Reggimento Fanteria “Brescia” del Regio Esercito Italiano, Rocco Parisi nacque a San Martino il 26 settembre 1882 da Vincenzo e Caterina Cutrì. Rocco Parisi, con il fratello Vincenzo Salvatore, allo scoppio della Grande Guerra si trovava in America dove era emigrato in giovane età. Il senso d’onore e l’amor patrio spinse i due fratelli a rientrare in Italia per partecipare alle azioni belliche. Rocco Parisi, il 29 giugno 1916, decedeva sul Monte San Michele in seguito ad azione gas asfissianti. Rocco Parisi aveva 34 anni.

 

 

 

Vincenzo Salvatore Parisi

 

Soldato del 90° Reggimento Fanteria “Salerno” del Regio Esercito Italiano, Vincenzo Salvatore Parisi nacque a San Martino il 20 marzo 1893 da Vincenzo e da Caterina Cutrì. Vincenzo Salvatore Parisi, con il fratello Rocco, allo scoppio della Grande Guerra si trovavano in America dove erano emigrati in giovane età. Il senso d’onore e l’amor patrio spinse i due fratelli a rientrare in Italia per partecipare alle azioni belliche. Il 17 settembre 1916 Vincenzo Salvatore Parisi decedeva sul Carso a seguito delle ferite riportate in combattimento.

 

 

 

Fante Politi Luigi

 

Soldato del 20° Reggimento Fanteria “Brescia” del Regio Esercito Italiano, Luigi Politi nacque a San Martino il 20 gennaio1888 da Domenico e da Maria Teresa (?). Il 7 novembre 1916 decedeva sul Monte S. Michele a seguito delle ferite riportate in combattimento. Luigi Politi aveva 28 anni.

 

 

 

Fante Romeo Bruno

 

Caporale del 20° Reggimento Fanteria “Brescia” del Regio Esercito Italiano, Bruno Romeo nacque a San Martino il 03 settembre 1894 da Vincenzo e da Girolama Dilio. Il 15 settembre 1916 decedeva sul campo a seguito delle ferite riportate in combattimento. Bruno Romeo aveva 22 anni.

 

 

 

Fante Scali Angelo

 

Soldato del 20° Reggimento Fanteria “Brescia” del Regio Esercito Italiano, Angelo Scali nacque a Cittanova il 20 settembre 1889 da Nicodemo e Teresa Caruso. A seguito di azione di gas asfissianti decedeva il 29 giugno 1916 presso la 22^ sezione Sanità. Le sue spoglie riposano nel Sacrario Militare di Timau (Udine). Angelo Scali aveva 27 anni.

 

 

 

Fante Scarfone Domenico

 

Soldato del 217° Reggimento Fanteria “Volturno” del Regio Esercito Italiano, Domenico Scarfone nacque a San Martino il 15 ottobre 1888 da Saverio e Teresa Filippone. Disperso in combattimento in data 10 luglio 1918 le sue spoglie non furono mai ritrovate. Domenico Scarfone aveva 30 anni.

 

 

 

Fante Scarfone Pasquale

 

Soldato del 97° Reggimento Fanteria del Regio Esercito Italiano, Pasquale Scarfone nacque a San Martino il 17 ottobre 1888 da Francesco e Filippa Calabrò. Il 30 settembre 1916 decedeva sul campo a seguito delle ferite riportate in combattimento. Pasquale Scarfone aveva 30 anni.

 

 

 

Fante Sicari Vincenzo

 

Soldato del 156° Reggimento Fanteria “Alessandria” del Regio Esercito Italiano, Vincenzo Sicari nacque a San Martino il 12 novembre 1893 da Vincenzo e Teresa Leuzzi. Il 12 luglio 1917 decedeva sul campo a seguito delle ferite riportate in combattimento.Vincenzo Sicari aveva 24 anni.

 

 

 

Fante Ventrice Francesco

 

Soldato del 20° Reggimento Fanteria “Brescia” del Regio Esercito Italiano, Francesco Ventrice acque a San Martino il 14 agosto 1889 da Michelangelo e Giuseppa Bernava. A seguito di malattia, Francesco Ventrice moriva il 21 luglio 1915 presso la 28^ sezione sanità. Francesco Ventrice aveva 26 anni.

 

I nomi dei militari di San Martino, deceduti o dispersi, durante la seconda guerra mondiale, 1940 - 1945.

Ricerca storica a cura di Francesco Forestieri e Rocco Carpentieri

 

Marinaio Caminiti Natale

Marinaio della Regia Marina Militare, Natale Caminitinacque a San Martino il 23 luglio del 1921 da Rosario e Carolina Corona. Nel 1940 partì volontario nella Regia Marina Militare. Il 1 novembre 1942, prestava servizio sul piroscafo Tripolino quando l’imbarcazione venne attaccata dall’aerosilurante Wellington nel golfo di Bomba, tra Bengasi e Tobruch. Tutto l’equipaggio del Tripolino perì nell’esplosione. Natale Caminiti aveva 20 anni.

 
Domenico Cammareri

Soldato del Regio Esercito Italiano, Domenico Cammareri nacque a San Martino il 1 gennaio del 1921 da Rocco e Grazia Pangallo. Domenico Cammareri fu inquadrato nella Divisione Acqui e inviato a Corfù in Grecia. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 la Divisione Acqui non si arrese alle truppe tedesche che, superiori di mezzi e di uomini, la sterminarono brutalmente. I soldati superstiti della Divisione Acqui, furono fatti prigionieri e destinati all’internamento in campi di concentramento. Domenico Cammareri, con altri prigionieri superstiti della Acqui, morì durante il trasferimento via mare dalla Grecia all’Europa a seguito dell’affondamento della nave in cui erano imbarcati. Domenico Cammareri aveva 22 anni.

 
Pasquale Carpentieri

Soldato del Regio Esercito Italiano, Pasquale Carpentieri nacque a San Martino il 29 luglio del 1919 da Martino Stefano e Caterina Scarfò. Le ultime notizie su Pasquale Carpentieri si ebbero “nei primi anni ’40” allorquando si incontrarono con il cognato, Salvatore Ciccone, e con il fratello Carmelo nella ex Yugoslavia. Il fratello ricordava di aver salutato Pasquale mentre il treno che portava i soldati per il fronte russo si allontanava. Di Pasquale Carpentieri non si ebbero più notizie certe. Secondo fonti del Ministero della Difesa, morì il 12 dicembre del 1942 in Russia. Sconosciuto è il luogo di sepoltura in cui riposa. Pasquale Carpentieri aveva 23 anni.

 
Salvatore Carrozza

Il Partigiano Salvatore Carrozza nacque a Jatrinoli il 2 luglio del 1910 da Giuseppe e Maria Maiorca. Dopo l’8 settembre del 1943 rimase bloccato nel nord Italia dove, nel 1944 entrò a far parte del distaccamento partigiano denominato “Griffith” della 12ª Brigata Garibaldi “Fermo Ognibene” che operava, durante la guerra di liberazione, in provincia di Parma. Il 15 aprile 1944, mentre il distaccamento partigiano si trovava accampato alla Casa del Corno, nei pressi di Ravarano di Calestano, la Griffith venne accerchiata da un reparto nazifascista. Presi di sorpresa, cinque partigiani vennero uccisi, alcuni riuscirono a scappare e ben 54, tra cui Salvatore Carrozza, vennero catturati. I prigionieri furono processati a Parma tra il 17 e il 20 aprile dal Tribunale speciale della Repubblica Sociale Italiana e dal Tribunale Militare Straordinario di Guerra, e condannati a morte per fucilazione. Il 19 aprile del 1943 Salvatore Carrozza insieme ai compagni Anteo Donati e Afro Fornia vennero fucilati a Monticelli Terme. Una pubblicazione del 1984, fatta dal Comune di Montechiarugolo, descrive i particolari di quello che accadde in quei mesi del 1944 in provincia di Parma. Nella pubblicazione si legge: “Salvatore Carrozza umilissimo figlio del sud, uno dei tanti “richiamati”, pronti ad ogni sacrificio, bloccato qui al nord con l’8 settembre per non rivedere mai più la sua San Martino, aveva sempre dimostrato a quelli che con lui avevano diviso ogni rischio e sofferenza fermissimo patriottismo ed antifascismo”. I resti di Salvatore Carrozza riposano nel cimitero di Monticelli Terme. Salvatore Carrozza aveva 34 anni.

 
Caporale Maggiore Giuseppe Chirico

Caporale Maggiore del Regio Esercito Italiano, Giuseppe Chirico nacque a San Martino il 17 marzo del 1911 da Vincenzo e Domenica Zampaglione. Inquadrato nei contingenti partiti per la guerra d’Africa, partecipò alla prima battaglia di El Alamein in Egitto dove nel luglio del 1942 fu fatto prigioniero dalle truppe inglesi. Giuseppe Chirico, la notte del 12 settembre del 1942, si trovava, con altri 1800 prigionieri italiani, stipato nelle stive della inglese Laconia che li trasportava verso i campi di prigionia. Quella notte il Laconia, nei pressi dell’isola di Ascensione, venne silurata dall’U-Boot tedesco U-156. Giuseppe Chirico riuscì a sopravvivere all’affondamento del Laconia rimanendo aggrappato, insieme ed un altro soldato italiano, Carmelo Stelitano, a dei rottami alla deriva per molte ore. In balia delle acque i due si separarono e di Giuseppe Chirico non si ebbero più notizie. Giuseppe Chirico aveva 31 anni.

 
Martino Frazzica

Soldato del Corpo Sanitario del Regio Esercito Italiano, Martino Frazzica, nacque a San Martino il 17 novembre del 1918 da Bruno e da Raso Antonina. Chiamato alle armi fu inviato sul fronte Libico, a Tobruk, con il compito di portaferiti. La mattina del 1 giugno 1942 una bomba colpì l’ambulanza militare su cui si trovava e Martino insieme ai suoi commilitoni perirono. Da recenti notizie avute dal Sacrario Militare di Oltremare di Bari, si è venuti a conoscenza che le spoglie di Martino Frazzica hanno riposato al cimitero di Tripoli fino all’estate del 1970, quando sono state esumate e nuovamente tumulate a Bari presso il Sacrario Militare. Martino Frazzica aveva 24 anni.

 
Galluccio Santo

Soldato della 20^ Compagnia del reparto Sanità Speciale e Veterinaria del Regio Esercito Italiano, Santo Galluccio nacque a San Martino il 17 aprile del 1920 da Vito e da Maria Elisabetta Principato. In servizio in Africa, dal 1940 a ottobre del 1942, scrisse tantissime lettere al fratello gemello, Martino, ed alla famiglia da Bengasi e da Tripoli. In una lettera al fratello, datata 14 giugno del 1942, scrisse: “Carissimo Martino speriamo che finisce la guerra e posso ritornare a casa per stare con tutti voi, oggi mi sono incontrato con Natale Caminiti che si trova in Marina e siamo rimasti insieme mezza giornata e ci siamo divertiti, poi l’ho accompagnato alla nave che doveva partire per Tripoli". Il 4 luglio 1942 scrisse ancora “Carissimo Martino fra 15 giorni parto per Tobruk” Il 13 novembre 1942, durante la ritirata delle truppe italiane dalla Cirenaica, Santo Galluccio, veniva ucciso durante un attacco aereo. Fonti del Ministero della Difesa indicano che Santo Galluccio è stato sepolto fino a luglio 1970 presso il cimitero di Tripoli quando le sue spoglie sono state traslate al Sacrario Militare di Oltremare di Bari. Santo Galluccio aveva 22 anni.

 
Fante Laganà Salvatore Nicola

Soldato del 20° Reggimento Fanteria della Divisione “Brescia” del 10° Corpo d’Armata del Regio Esercito Italiano, Salvatore Nicola Laganà nacque a Varapodio il 6 dicembre del 1914 da Graziano Alfonso e Nicolina Polifroni. A San Martino sposò la Signaora Caterina Facciolo. Salvatore Nicola Laganà partecipò alla prima battaglia di El Alamein, in Egitto dove nel luglio del 1942 fu fatto prigioniero dalle truppe nemiche ed imbarcato, sul piroscafo inglese Laconia per essere trasferito in un campo di prigionia. Salvatore Nicola Laganà morì il 12 settembre del 1943 durante l’affondamento del Laconia. Salvatore Nicola Laganà aveva 28 anni.

 
Vincenzo Lollio

Soldato della Divisione Mameli del Regio Esercito Italiano, Vincenzo Lollio nacque a Gioia Tauro il 2 gennaio del 1922 da Giovanni e Saveria Leonelli. Vincenzo Lollio, il 4 giugno del 1942, scriveva: “Carissimo padre vi faccio sapere che oggi è giorno del Corpus Domini e abbiamo passato una bellissima giornata e mi sono divertito tanto, vi dico anche che mi trovo con diversi paesani, ci sono persone di Rizziconi, Cittanova e Rosarno e di altri paesi vicini perciò vi raccomando di stare sempre allegri e di non pensare niente che sto bene. Ricevete i più affettuosi saluti e baci a tutta la famiglia, saluto tutti i miei fratelli e sorelle. Per tutta la vita Vostro affettuoso figlio Lollio Vincenzo”. Partito per il fronte russo al seguito dell’ottava Armata, Vincenzo Lollio moriva, secondo fonti del Ministero della Difesa, il 12 dicembre del 1942. Vincenzo Lollio aveva 20 anni.

 
Caporale Politi Domenico

Caporale del 26° Battaglione dell’ottava Armata del Regio Esercito Italiano, Domenico Politi nacque a San Martino il 14 marzo del 1912 da Leonardo e Montarello Maria. Domenico Politi scisse molte lettere dal fronte, in una di queste, datata 30 novembre 1942 ed epurata dalla censura militare, ma che in ogni caso faceva supporre le difficilissime condizioni di vita a cui erano sottoposti i nostri militari in Russia, scriveva: “speriamo in una nostra ritirata..., per quanto riguarda il pacco che tu mi dici di volermi mandare io ti avevo scritto se era possibile di mettere qualcosa di lana ...”. Il 5 dicembre del 1942, pochi giorni prima di trovare la morte, scriveva ancora: “mia carissima sposa speriamo che finisce tutto al più presto e bene… saluti e baci alla cara e bella Marietta e alla Cara Sarina che sempre sono dentro il mio cuore affettuosi saluti e baci a te che il mio cuore e il mio pensiero è per te… …ti voglio dire una curiosità come fanno qui questi russi, per mancanza di mulini, prendono il granone o il grano e lo mettono in un legno bucato e con un palo di ferro lo battono e fanno la farina”. Partito per il fronte russo al seguito dell’ottava Armata, Domenico Politi moriva, secondo fonti del Ministero della Difesa, il 18 dicembre 1942. Le sue spoglie riposano in un luogo sconosciuto della Russia. Domenico Politi aveva 30 anni.

 
Principato Martino

Soldato del Regio Esercito Italiano, Martino Principato nacque a San Martino il 22 aprile del 1917 da Santo Giuseppe e Francesca Maria Marafioti. Di professione ferroviere, Martino Principato moriva a Cormons il 21 ottobre del 1943. Martino Principato aveva 26 anni.

 
Aviere RUFFO Salvatore

Aviere della Regia Aeronautica Militare, Salvatore Ruffo nacque a San Martino il 7 gennaio del 1916 da Giuseppe e Maria Cammareri. Dal foglio matricolare del Regio Esercito si rileva che il 1 febbraio del 1937 viene chiamato alle armi e assegnato, in qualità di Aviere, alla Regia Aeronautica, Centro di Reclutamento e mobilitazione nella quarta Zona Aerea Territoriale in Benevento. Il 22 febbraio del 1938 viene posto in congedo illimitato per fine ferma per essere richiamato alle armi per mobilitazione parziale il 2 ottobre del 1939 ed assegnato al Nucleo di mobilitazione di Grottaglie dove presta servizio per un anno e posto in congedo illimitato provvisorio. Il 14 novembre del 1941 viene richiamato alle armi con la seguente motivazione: “richiamato nel territorio dichiarato in stato di guerra e zona di operazioni militari”. Il 20 febbraio del 1942 viene assegnato alla 346^ sezione fotoelettrica Aeronautica Militare in Sardegna e il 20 agosto del 1943 viene dichiarato disperso. Salvatore Ruffo aveva 27 anni.

 
Marinaio Scordo Salvatore

Marinaio della Regia Marina Militare, Salvatore Scordo nacque a San Martino il 12 settembre del 1919 da Giovanni Battista e Maria Angela Carrozza.  Salvatore fu assegnato all’incrociatore Bartolomeo Colleoni. Il 19 luglio 1940 due unità della Marina Militare Italiana, gli incrociatori leggeri Colleoni e Bande Nere, intercettarono a poco più di sei miglia da Capo Spada, nei pressi dell’isola di Creta, una formazione navale britannica costituita dell’incrociatore Sydney e da cinque cacciatorpediniere. Nello scontro navale che ne seguì il Colleoni fu colpito ripetutamente dall’incrociatore Sidney e immobilizzato. Alle ore 8.29 del 19 luglio 1940 l’incrociatore Colleoni affondò. Salvatore Scordo moriva durante la battaglia navale. Salvatore Scordo aveva 21 anni.

 
Sorace Gaetano

Militare del Regio Esercito Italiano, Gaetano Soracenacque a San Martino l’8 dicembre del 1909 da Damiano e Giuseppa Caruso. Le ultime notizie di Gaetano Sorace si ebbero nel 1943 dalla Croazia dove, secondo fonti del Ministero della Difesa morì il 22 febbraio 1943. Gaetano Sorace aveva 34 anni.

 
Trimarchi Martino

Soldato del 32 Divisione Fanteria “Capua” del Regio Esercito Italiano, Martino Trimarchi nacque a San Martino il 30 marzo del 1924 da Domenico e Rosa Piccolo. Chiamato alle armi il 2 ottobre del 1942, viene trasferito in vari reparti fino ad essere assegnato, il 19 settembre del 1944, al 155° Reparto “Mantova” con la quale partecipa alla guerra di liberazione. Il 9 agosto del 1945 a seguito dello scoppio di una granata tedesca perse la vita. Martino Trimarchi aveva 21 anni.

 
Zoccali Martino

Camicia Nera e Medaglia d’Argento sul Campo, Martino Zoccali nacque a San Martino il 27 novembre 1897 da Giuseppe e Francesca Trinci. Martino Zoccali partecipò come volontario alla guerra in Etiopia. Morì il 12 ottobre del 1936 presso l’Ospedale Vittorio Emanuele III di Addis Abeba a seguito delle ferite riportate a Ponte Dukan. Nell’elogio funebre, pronunciato ad un anno dalla morte, il prof. Alfredo Politi scriveva: “E già i combattenti reduci di quella gloriosa battaglia che schiacciarono e sbandarono le agguerritissime e ferocissime armate del negus, tornano alle loro famiglie ai loro focolari. Ma il nostro Martino Zoccali non torna! Non torna, e ironia della sorte, non torna, quando scampato alle ben più grandi battaglie che aveva portato la nostra Bandiera ad Addis-Abeba, era ormai sicuro di ritornare, ed infatti lo aveva già scritto alla sposa ed agli amici, che verso il 13 ottobre il suo battaglione si sarebbe imbarcato per l’Italia “Tra poco ci rivedremo” egli aveva scritto agli amici”. I resti mortali di Martino Zoccali rimasero sepolti in Etiopia fino al 1972 quando furono esumati e trasferiti al cimitero di Taurianova. Martino Zoccali aveva 39 anni.

 

Alcune foto dei militari della I guerra mondiale

Bruno Romeo

 

Giuseppe Condello

 

Pasquale Scarfone

 

Angelo Scali

 

Francesco Ventrice

 

Alcune foto dei militari della II guerra mondiale

Domenico Politi

 

Martino Frazzica

 

Pasquale Carpentieri

 

Gaetano Sorace

 

Martino Zoccali

 

Salvatore Carrozza

 

Giuseppe Chirico

 

Natale Caminiti

 

Vincenzo Lollio

 

Domenico Cammareri

 

Salvatore Ruffo

 

Santo Galluccio

Martino Trimarchi

 

 

dei militari: Nicola Salvatore Laganà, Salvatore Scordo e Martino Principato non siamo in possesso di nessuna fotografia.

 

Un ringraziamento speciale..

AEMME MARMI

di Vincenzo Macrì e company s.a.s

lavorazioni marmi e graniti, bagni, caminetti, arte funeraria e per l'edilizia, rivestimenti e arredo giardino, pietre e mattonelle

contrada Gelso 89029 Taurianova

(strada provinciale Taurianova - Rizziconi)

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